San Giorgio

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La giornata di San Giorgio è la più importante dell’anno visto che è il Santo protettore di Koufonissi.
Gli abitanti rispettano particolarmente il Santo. Sentono che li protegge ed è un grande piacere celebrare la sua giornata, la sua chiesa e il suo nome.
Il giorno che la Chiesa Ortodossa dedica a San Giorgio è il 23 aprile. Se capita durante la Quaresima si sposta al Lunedì di Pasqua.
Dal 1870, anno della costruzione della chiesa, gli abitanti onorano la sua festa con grande partecipazione.
Inizialmente, dopo la Santa Messa, portavano fuori l’icona del Santo che, scortata dai fedeli partecipanti, faceva il giro del villaggio con lo scopo di benedire le case. In seguito si tornava in chiesa per terminare la funzione.
Agiou Georgiou - Koufonissia
Uno dei fedeli, il cosiddetto ‘Panighiràs’, in onore del Santo si impegnava ad offrire il pranzo agli abitanti e ai visitatori dell’isola. In questa impresa partecipavano molti volontari in onore del Santo. Avevano creato uno spazio per cucinare, il Maghipiò, dalla parola bizantina ‘Màghipos’ che significa ‘Panettiere – Cuoco’. Cucinavano con la legna. Il pasto veniva servito in un ambiente appositamente creato con delle lunghe panche per stare tutti insieme. Il menù era capretto al sugo con pasta, trippa, insalata, vino e bibite.
Da allora i cambiamenti sono pochi.

All’inizio degli anni ’70 erano in tanti i fedeli che desideravano offrire il pranzo di San Giorgio.
Con una decisione comune degli abitanti, nel 1973, l’incaricato viene sorteggiato fra i volontari. Durante il sorteggio, fatto alla fine della messa, per indicare l’incaricato dell’anno successivo, si estrae anche un sostituto nell’eventualità che il primo possa essere indisponibile.
Agiou Georgiou - Koufonissia
Nel 1975 diventa desiderio comune il passaggio dell’icona per tutto il villaggio. passando dalla piccola spiaggia Loutrò poteva essere seguita via mare dalle barche da pesca che con una sosta al porto venivano benedette.

Nel 2000 è arrivata, con onore ed emozione, una parte delle reliquie di San Giorgio.
Così, oggi, le reliquie di San Giorgio si collocano onorevolmente nel recipiente dell’epitaffio.
Si fa la processione, dove partecipano i fedeli e Sua Eminenza Mitropolìta di Thera, Amorgos e Isole. Il ‘Panighiràs’ porta l’icona di San Giorgio. Le reliquie di San Giorgio collocate nel recipiente dell’epitaffio, addobbati con dei fiori, vengono trasportate da quattro fedeli.
In onore del Santo sono presenti tanti visitatori dalle isole circostanti e il resto della Grecia e non mancano i visitatori stranieri.
La processione attraversa il villaggio e tutto il percorso è cosparso di rosmarino.
In località Loutrò si incontra con i caicchi da pesca che la accompagnano fino al porto, con i suoni delle trombe, i fumogeni e fuochi d’artificio.
Agiou Georgiou - Koufonissia
Al porto si fa una sosta. I caicchi attraccano l’uno accanto all’altro per ricevere la benedizione. In seguito ripartono iniziando un gioco frenetico in mare.
La processione continua costeggiando il villaggio per arrivare in chiesa.
Due dei fedeli tengono in alto l’epitaffio, con le reliquie, davanti all’entrata della chiesa e i fedeli passano al di sotto sperando nella benedizione del Santo.
In seguito si consuma il pranzo. Il ‘Panighiràs’ ha la supervisione e la responsabilità. In questo suo impegno viene aiutato, per diversi giorni, da una serie di volontari che preparano minimo mille pasti. Non l’abbandonano finchè non si riconsegna il luogo pulito dopo il pranzo.
Il menù include vitello al sugo, patate fritte, trippa, polpette, formaggio, insalata, bibite, vino e birra. Tutto viene cucinato, dentro il maghipiò, a legna tranne le patate fritte che si friggono nella friggitrice elletrica.

La festa si accende nei locali del villaggio.